Per cominciare superiamo i luoghi comuni e dotiamoci di due strumenti culturali: da una parte le teorie sociologiche sul razzismo oggi, dall'altra le teorie sociologiche sulla partita di calcio come dramma rituale
Nelle società contemporanee il razzismo si manifesta in forme molto più subdole, indirette, di discriminazione mascherata. Alcuni studiosi, come Martin Barker, parlano di nuovo razzismo per differenziarlo dal razzismo del Novecento. All'opposto il razzismo negli stadi è brutalmente esplicito e, letteralmente, urlato
Quale significato hanno le manifestazioni di razzismo nel calcio? Fanno parte del "dramma" rituale della partita, sono cioè una delle armi con cui i gruppi organizzati sostengono la "battaglia" combattuta dagli in campo? O sono invece manifestazioni di disagio sociale? O infine sono manifestazioni di razzismo pienamente ideologico, perseguite sistematicamente da gruppi politici estremisti che hanno scelto lo stadio come terreno di crescita?